Indipendentisti Catalani pagarono la stampa estera per diffondere notizie favorevoli all’indipendenza
Gli Indipendentisti Catalani pagarono la stampa estera per creare opinione pubblica favorevole all’indipendenza di una società ricca che vuole staccarsi da un territorio considerato “povero” e pieno di “esseri inferiori”.
A volte ci chiediamo perché, contro ogni ragione, i giornalisti stranieri continuino a parlare degli indipendentisti catalani come pacifisti, tralasciando completamente tutte le parole di odio e di disprezzo che quotidianamente riversano verso i catalani costituzionalisti ed il resto degli spagnoli. Ecco, una spiegazione potrebbe essere questa.
Stiamo parlando dei fatti che riguardano l’ex presidente della regione, Carles Puigdemont, nell’inchiesta emersa nel processo della Corte Suprema si evince che la Generalitat, attraverso una rete di ambasciate catalane all’estero chiamate Diplocat, ha elargito fondi pubblici per pagare media stranieri affinché questi diffondessero notizie a favore dell’indipendenza della Catalogna.
Nello specifico, la Generalitat pagò i giornalisti e media stranieri per pubblicare articoli e servizi televisivi a favore del referendum separatista dell’1 di ottobre 2017 e per appoggiare la dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna, la cifra con cui la Generalitat ha letteralmente comprato vari giornalisti stranieri si aggira intorno ai 985,000 euro.