Risultati Elezioni 2019 Spagna e possibili coalizioni

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Le elezioni 2019 in Spagna hanno premiato i socialisti di Pedro Sanchez, adesso però bisogna formare un governo, vediamo i risultati elettorali ed i possibili scenari.

  • Il Partito Socialista ha ottenuto 123 seggi (aveva 85 seggi ottenuti alle elezioni del 2016)
  • Il Partito Popular va malissimo ed ottiene solo 85 setti (aveva 137 seggi)
  • Ciudadanos è cresciuto molto ed ha ottenuto 57 seggi (aveva 32 seggi)
  • Podemos precipita ed ottiene 42 setti (aveva 71 seggi)
  • Vox entra in parlamento con 24 seggi
  • ERC, i repubblicani catalani diventati indipendentisti ottengono 15 seggi (avevano 9 seggi)
  • Junts pel cat / junts pel si (prima PDeCat), indipendentisti catalani di destra, ottiene 7 seggi (aveva 8 seggi)
  • PNV, il partito nazionalista basco, ottiene 6 seggi (ne aveva 5)
  • BILDU, indipendentisti baschi, ottene 4 seggi (avevano 2 seggi)
  • Il Partito nazionalista Canario ottiene 2 seggi (aveva 1 solo seggio)

Bisogna partire dal presupposto che servono 176 seggi per formare una maggioranza e quindi un governo. I socialisti, vincitori delle elezioni, devono cercare di formare una coalizione per poter governare, in definitiva due sono gli scenari:

Partito Socialista + Ciudadanos = 180 seggi

Albert Rivera (Ciudadanos) e Pedro Sanchez (PSOE)

Questa sarebbe una coalizione costituzionalista di centro sinistra. Ciudadanos è un partito progressista, a favore delle unioni tra persone dello stesso sesso, a favore della legalizzazione delle droghe leggere, un partito che però è nato in Catalogna per un motivo ben preciso: fermare il nazionalismo catalano. In Spagna l’unità nazionale della nazione ultimamente è vista come “una cosa di destra“, tempo fa i socialisti spagnoli avevano altre idee ed ideali. Insomma, Ciudadanos, fondato da molti esponenti della sinistra catalana, è percepito come un partito di destra (gli indipendentisti lo chiamano “un partito fascista” addirittura). Ciudadanos ha già governato con il Partito Socialista in molte regioni spagnole, garantendo la maggioranza al Partito Socialista, cosa succederà adesso? Vedremo.

 

Partito Socialista + Podemos + ERC Indipendentisti catalani = 178 seggi

Pedro Sanchez (PSOE) e Pablo Iglesias (Podemos)

Questa coalizione è molto probabile, è la coalizione degli ultimi mesi, la coalizione che ha spazzato via il governo Rajoy ed ha permesso a Sanchez di governare la Spagna per qualche mese prima delle elezioni. Il Partito Socialista e Podemos da soli non hanno la maggioranza quindi dovrebbero scendere a patti con gli indipendentisti: in cambio di un governo solido, Pedro Sanchez dovrebbe concedere l’indulto a Oriol Junqueras, leader di ERC, attualmente sotto processo per la dichiarazione unilaterale d’indipendenza dell’ottobre 2017. Non sarebbe la prima volta che un governo spagnolo scende a patti con gli indipendentisti, catalani e/o baschi, anzi, gran parte dei privilegi dei Paesi Baschi e della Catalogna derivano proprio da favori di maggioranza. Sanchez è pronto a tutto pur di governare? Ma soprattutto, sarebbe questa una maggioranza stabile? Vedremo.

 

C’è poi chi ipotizza una maxi coalizione tra Socialisti (123), Podemos (42) e Ciudadanos (57), Sanchez, Iglesias e Rivera insieme sommerebbero 222 seggi e garantendo costituzionalismo e stabilità. Coalizione assolutamente improbabile, o no? Vedremo.

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