Indipendenza Catalogna, agli arresti Jordi Sànchez e Jordi Cuixart

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Carmen Lamela, giudice dell’ Audiencia Nacional, ha emesso la sentenza che prevedere incarcerazione per i due uomini chiave delle due associazioni indipendentiste coinvolte nelle scelte governative della Generalitat della Catalogna: Jordi Sànchez di Assemblea Nacional Catalana (ANC) e Jordi Cuixart di Òmnium Cultural.

Inizialmente ci si chiede perché una misura così dura per due presidenti di associazione, se si conosce un minimo l’indipendentismo catalano la domanda è del tutto superflua. Vediamo di cosa parla la sentenza e poi conosciamo meglio i due arrestati.

DA ELPAIS.COM

La sentenza del giudice riguarda i fatti avvenuti a Barcellona il 20 e 21 settembre, dopo gli arresti di alcune alte cariche della Generalitat per l’indagine sul referendum indipendentista. Durante quei due giorni le due associazioni indipendentiste mobilitarono la parte indipendentista della popolazione incitandola ad opporsi alla Guardia Civil. Il giudice Lamela sostiene che gli eventi del 20 e 21 settembre “non costituivano una protesta isolata o casuale o protesta pacifica in un dissenso verso le azioni di polizia” ordinato da un giudice.  Al contrario, queste mobilitazioni “fanno parte di una strategia complessa” a cui Cuixart e Sànchez collaborano da tempo “nell’esecuzione della tabella di marcia destinata a raggiungere l’indipendenza della Catalogna”. 

Durante quei due giorni di protesta mobilitata dalle due associazioni, i militanti distrussero numerosi veicoli della Guardia Cvil, per un ammontare di 135.600 euro. Il giudice Lamela ritiene che gli eventi del 20 e 21 settembre siano “molto gravi” e costituiscono un reato di sedizione. Lo scopo delle proteste, dice il magistrato, era quello di “impedire” Ai funzionari della giustizia e gli agenti della Guardia Civile di rispettare gli ordini del giudice Juan Antonio Ramírez Sunyer. Oltre che “ottenere la celebrazione del referendum” di giorno 1 ottobre, sospeso dalla Corte Costituzionale ed infine di proclamare la Repubblica catalana.

A piede libero ma con l’obbligo di consegnare il passaporto, il capo della polizia catalana Trapero.


Spieghiamo brevemente chi sono i due arrestati per chi non abita in Spagna

Che i due presidenti di regione siano fondamentali per la compagine politica indipendentista è cosa risaputa. Sia Sànchez che Cuixart si riuniscono spesso con i vertici della Generalitat, tanto da diventare parte dell’apparato regionale della Catalogna.

Jordi Sanchez era già stato in carcere in passato, fu arrestato dalla polizia nell’aprile 1987 per un attacco al consolato sudafricano. Le ombre nel passato di Sanchez sono molteplici, ad esempio, dopo il massacro dell’Hipercor, quando l’ETA uccise 21 persone nel centro commerciale di Barcellona Hipercor, Jordi Sanchez e la sua associazione ”la Criada” emisero un comunicato dove accusavano la polizia e la direzione del centro commerciale di avere voluto utilizzare la bomba per fini propagandistici. Un anno dopo,  Sanchez si schierò per la liberazione immediata del terrorista  Carles Castellanos, arrestato per avere procurato 15 kg di polvere esplosiva a due terroristi di Terra Lluire (una sorta di ETA catalana). Castellanos fu vicepresidente ANC fino al 2012.

Scandali di natura economica hanno investito entrambi durante tutti questi anni, ad esempio nel 1988  Sanchez dirigeva l’ente in difesa della lingua catalana ” Crida a la Solidaritat en Defensa de la Llengua”, venne fuori che la Generalitat dell’allora presidente Jordi Pujol finanziava l’ente di Sanchez prelevando soldi dal fondo per la creazione di posti di lavoro. 

Per quanto riguarda la storia recente, ogni anno, da ormai 6 anni, le due associazioni organizzano la Diada dell’11 settembre a Barcellona.

Nel 2013 ANC incassò 3,5 milioni di euro dalla Generalitat.  Nel 2014 le due associazioni organizzarono tutta la campagna elettorale per la consulta sull’indipendenza della Catalogna del 9 novembre, intascando un finanziamento di 6,6 milioni di euro, soldi pubblici. 

Non possiamo adesso elencare tutti i finanziamenti e le attività indipendentiste che le due associazioni svolgono, basti pensare che le due associazioni sono la vera e propria anima oscura dell’indipendentismo, dai gadget alle bandiere, dalle riviste distribuite gratuitamente nei luoghi pubblici, a tutte le manifestazioni, tutto è controllato da ANC e Omnium, per questi ed altri finanziamenti, ora la Guardia Civil indaga sui conti di entrambe le associazioni.

In parole povere, l’indipendentismo catalano è sempre apparso a chi non lo conosce bene come un movimento colorato e soprattutto spontaneo, la realtà è completamente opposta, l’indipendentismo catalano di piazza è stato da sempre orchestrato dalle due associazioni ANC e Omnium, che attraverso grossi finanziamenti pubblici sono riusciti a creare un apparato di propaganda notevole, tanto da riuscire a intercettare moltissime persone e, soprattutto, riuscire a gestirle a proprio piacimento, organizzando e dirigendo tutte le manifestazioni e tutti i cortei che a primo occhio sembrano spontanei o ”movimenti di popolo”.  Non solo, le due associazioni negli anni sono diventate talmente autorevoli all’interno della struttura indipendentista politica che più volte, ad esempio, la scorsa settimana il Presidente della Generalitat si è riunito con i due rappresentanti per cercare di rispondere all’ultimatum di Mariano Rajoy. In molti qui si chiedevano perché due ”non eletti” dovessero incidere così tanto nelle scelte politiche di tutta la Comunità Autonoma. La stessa Carmen Forcadell, attuale presidente del parlamento regionale catalano, è stata presidente di ANC prima di Jordi Sanchez.

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