Cosa succede nella Regione Catalogna?

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Oggi Carles Puigdemont ha fatto delle assurde dichiarazioni parlando al solito di Spagna antidemocratica perché la Guardia Civil sta arrestando i funzionari indipendentisti catalani, ha detto che il Governo spagnolo ha ”oltrepassato il limite”. Sta parlando uno che non è stato eletto presidente della regione ma c’è diventato a causa della sconfitta elettorale alle elezioni regionali, la mancata maggioranza ottenuta poi con un’alleanza tra JxSi (centro destra nazionalista) con il partito anarchico nazionalista CUP. Carles Puigdemont che ha ignorato la legislazione spagnola (la stessa che gli permette di sedere sulla poltrona dove oggi siede) per indire un referendum di facciata, senza una legge riconosciuta e costituzionale, senza garanzie, senza interloquire e soprattutto senza una maggioranza favorevole della popolazione.

 

 

Fa davvero impressione vedere come affermazioni del tutto insensate possano essere espresse e riportate dai giornali. Nell’era della postverità, la regione Catalogna vive dentro 1984 di George Orwell. Inneggiano alla democrazia per accattivarsi le simpatie degli sprovveduti, di chi passa per caso e vede una manica di gente con bandiere indipendentiste pensando che quello è il popolo catalano, pagano i giornalisti stranieri per avere articoli a favore dell’indipendenza catalana sulle testate straniere, raccattando pena e compassione. Una classe politica corrotta, che ha rotto la convivenza tra le regioni spagnole e tra gli stessi cittadini catalani.

Oggi i più entusiasti sono proprio i separatisti, vogliono lo scontro in strada, vogliono che gli anarchici della CUP si scontrino con la Guardia Civil, per poter poi, domani, piangere e urlare al mondo di essere degli oppressi.

 

L’autonomia quasi totale di cui godono le regioni spagnole non ha eguali in Europa, non c’è nessun altro Stato che permette alle regioni di autogestirsi così tanto, che finanzia e copre i buchi di bilancio e che permette lo sperpero di denaro di tutti gli spagnoli per finanziare da 7 anni la causa indipendentista, messa in atto per poter occultare l’immensa corruzione di una classe politica che ha portato la Catalogna ad un debito enorme, pagato dalla Spagna.

Marx scriveva che il nazionalismo è utilizzato dalla classe borghese per tenere in pugno le masse, per evitare che la popolazione si coalizzasse contro il nemico comune. In Catalogna il nazionalismo è stato magistralmente utilizzato per infondere odio e coprire le malefatte politiche dei politici secessionisti. Gli stessi politici che oggi incitano la gente alla ribellione. Gli spagnoli dovrebbero imparare ad amare la democrazia conquistata, smettere di disgregarsi ed anzi unirsi per combattere la corruzione della loro nazione, una bellissima nazione.

 

Al signor Puigdemont vogliamo solamente dire che la Democrazia non è solamente una bella parola da ripetere come intercalare in ogni discorso, la Democrazia significa governare per tutta la popolazione, il 100% della popolazione e non solo la parte separatista 48%.

Un utente su El Pais scrive poco fa ”il governo regionale catalano è stato sospeso di fatto da Puigdemont nei giorni 6 e 7 di settembre. (i giorni in cui la maggioranza del parlamente regionale aveva di fatto passato sopra la Costituzione spagnola)

 

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