LE FIGARO ANALIZZA GLI EVENTI DI BARCELLONA CRITICANDO IL COMPORTAMENTO DEL GOVERNO REGIONALE CATALANO

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Le Figaro scrive un duro articolo ma molto lucido sulla gestione della sicurezza e sulla politica intrapresa dalla Generalitat della Catalogna, ricorda che nelle settimane precedenti l’attentato di Barcellona, la Generalitat aveva indotto a dimissioni il capo della polizia regionale Mossos d’Esquadra,  Albert Battle, per motivazioni legate proprio allo svolgimento del referendum separatista illegale  programmato per giorno 1 ottobre 2017, e l’arrivo di Pere Soler, ultra indipendentista. Le Figaro scrive chiaramente quello che in molti pensano, cioè che il governo regionale catalano si è molto impegnato per fare propaganda indipendentista, più che pensare a governare e cooperare per la sicurezza. L’esperto spagnolista de Le Figaro critica poi le parole dei leader indipendentisti quando questi sostenevano che la Catalogna sarebbe come la Svizzera, neutrale e pacifica, lontana da attacchi terroristici, ma evidentemente i fatti tragici accaduti in questi giorni smentiscono i leader indipendentisti. Le Figaro sostiene che la lotta al terrorismo di pratica attraverso lo Stato di Diritto, quindi la Catalogna deve rispettare i doveri e i diritti della Costituzione Spagnola del 1978. La violenza del 17 agosto ci ricorda che la democrazia è una costruzione permanente e chi cerca di imporre le proprie idee violando le regole stesse della democrazia indebolisce la difesa della democrazia stessa “, scrive le Figaro.

Le Figaro poi analizza i possibili risvolti politici degli attentati di Barcellona e Cmabrils dicendo che questi due tragici eventi hanno segnato un prima ed un dopo nella crisi politica spagnola, e starà alla politica catalana scegliere tra la lotta al terrorismo oppure i sogni di radicalismo separatista. In pratica esorta la coalizione indipendentista al governo a collaborare con il governo centrale spagnolo per vincere il terrorismo. L’autore dell’articolo,  Benoît Pellistrandi, scrive poi che la coalizione indipendentista JxSi, farebbe bene a staccarsi dall’alleanza con il partito politico CUP perché questo si è dimostrato essere vicino a posizioni molti radicali, e gli atti ostili organizzati dai militanti CUP verso i turisti ne sono un chiaro esempio. Conclude Le Figaro che “la violenza non può essere condannata da una parte e strumentalizzata dall’altro lato”.

qui l’articolo in spagnolo pubblicato da libertatdigital.com

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