Il Tribunale Costituzionale annulla i finanziamenti di 6 milioni di euro per il referendum incostituzionale

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Il Tribunale Costituzionale (l’equivalente della nostra Corte Costituzionale) ha annullato i finanziamenti dedicati al referendum incostituzionale, lo scrive oggi El Pais. 

All’unanimità, la Corte ha dichiarato incostituzionale i finanziamenti straordinari che la Generalitat della Catalogna dovrebbe destinare per mettere in piedi il referendum sul futuro politico della Catalogna. Inoltre, il Tribunale Costituzionale, oltre alla disposizione 40 che parla chiaramente di referendum indipendentista, ha impugnato altre tre sollecitazioni di finanziamenti destinati a “processi elettorali e partecipativi” che secondo il Tribunale, sarebbero comunque destinati al finanziamento, con i soldi pubblici per un totale di 6,2 milioni di euro, di un Referendum di secessione.

Finanziare con i soldi pubblici, quindi anche dei non indipendentisti, soldi che potrebbero essere destinati ad altro, un referendum illegale che il 60% della popolazione catalana non riconosce e non vuole sentire nominare perché anticostituzionale.

Alcuni catalani sostengono che la Catalogna deruba i catalani, non hanno tutti i torti, con questo tema secessionista hanno sperperato notevoli quantità di denaro.

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