Catalogna: che cosa è la immersió linguistica?
Secondo una statistica della Generalità della Catalogna (Governo regionale catalano) i catalani parlano abitualmente:
- 50,7 % in Spagnolo
- 36,3 % in Catalano
- 6,8 % Spagnolo e Catalano in egual misura
Lo spagnolo resta comunque la lingua maggiormente parlata fuori dall’insegnamento. Parlando di numeri, si esprimono abitualmente:
- in spagnolo 3.172.600 persone
- in catalano 2.269.600 persone
- in entrambe le lingue 426.600 persone
Allora, cos’è l’Immersió Lingüística catalana?
Dall’anno 1983 iniziò il Programa d’Immersió Lingüística (PIL). Sostanzialmente, nelle scuole della Catalogna tutte le materia sono trattate in Catalano, tranne le due ore a settimana di Spagnolo. In buona sostanza è vietato parlare in spagnolo a scuola durante le ore di lezione perché si deve salvaguardare la lingua catalana.
Quando dico che è vietato, intendo dire che è vietato. Personalmente penso sia assurdo che, ad esempio una regione d’Italia vieti l’uso dell’italiano a scuola. Secondo me in Spagna, dopo la fine della dittatura, alcuni sono diventati un po’ paranoici e scambiano per democrazia qualunque cosa che gli passi per la mente.
Trovo comunque giusto che non si metta da parte la lingua regionale, in realtà secondo me sarebbe opportuno poter utilizzare entrambe le lingue. In generale, anche i catalani preferirebbero una scuola bilingue, cioè una scuola che possa integrare entrambe le lingue, ma ovviamente il governo catalano indipendentista non è d’accordo.
Questo è un altro argomento che spacca la popolazione in due, quelli che vogliono una scuola e una società bilingue, e quelli che vogliono una scuola ed una società monolingue: il catalano.
Restano comunque assurde le accuse di Pep Guardiola al Governo Spagnolo, io non vedo questo stato autoritario e antidemocratico.
Curiosità
Parlando della lingua catalana, questa era in passato una lingua che possiamo chiamare regionale, al pari di una lingua del sud italia ad esempio, detta in modo molto ma molto spicciolo, linguista spagnolo (della catalogna), Pompeu Fabra, stabilì le norme della lingua catalana che poi pubblicò nel volume Grammatica catalana (1912) e nel 1932 scrisse il Dizionario della lingua catalana. Oggi a Barcellona molti luoghi ricordano Pompeu Fabra.
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